Primavera e allergie

La primavera, oltre alle tante cose buone e positive per la nostra salute ed il nostro umore porta con se anche il problema delle allergie per sempre più persone. Con sempre maggiore frequenza viene anticipato l’esordire dei sintomi legati alle allergie così come più frequenti sono le manifestazioni dovute ai pollini così detti minori e fino a poco tempo fa raramente causa di problemi.

L’interazione tra genetica e ambiente rappresenta uno dei fattori generalmente più importanti per innescare una sensibilizzazione ad allergeni ambientali e facilitare l’insorgere di malattie allergiche.

Alla luce di questo, si ritiene che i recenti cambiamenti nell’ambiente e nell’alimentazione a livello mondiale abbiano contribuito all’aumento più significativo di malattie allergiche o intolleranze rispetto ai fattori genetici, dal momento che è altamente improbabile che questi ultimi possano cambiare su una o due generazioni.

Sempre più spesso vengono attribuite allo studio dell’epigenetica eventuali strategie per i problemi legati alle manifestazioni allergiche. Pensiamo solo un attimo a come il cambio di dieta degli ultimi decenni, le condizioni ambientali delle abitazioni con temperature ed umidità costanti, ottimali per la crescita di acari e l’inquinamento atmosferico abbiano rappresentato una vera e propria rivoluzione silente delle nostre vite.

Tutti questi sono considerati fra i principali fattori epigenetici responsabili di tale aumento di patologie.

Le malattie croniche delle vie aeree superiori come la rinite allergica e la rino-sinusite cronica anche di tipo post virale e senza polipi sono comunemente note per essere fortemente disabilitanti rispettivamente per il 20% e l’11%, della popolazione adulta europea. La rinite allergica rappresenta una fastidiosa infiammazione della mucosa nasale causata da vari allergeni dopo un processo di contatto e sensibilizzazione. I sintomi si verificano rapidamente dopo l’esposizione agli allergeni, manifestandosi come starnuti,  prurito con esordio di in pochi secondi o pochi minuti, seguiti da secrezione nasale e ostruzione dopo circa 30 minuti. Segue poi una seconda cosiddetta risposta tardiva con congestione nasale e rilascio di istamina.

I più scontati approcci farmacologici includono gli antistaminici ed i corticosteroidi topici come trattamenti di prima scelta. Tuttavia, i pazienti possono rifiutare le opzioni di trattamento a causa dei più comuni effetti collaterali ormai noti a tutti, la mancanza di efficacia e un vero e proprio rifiuto per l’uso degli steroidi. Un numero crescente di pazienti cerca sempre più un’efficace alternativa, od un complemento di supporto nei trattamenti a base di erbe.

Negli ultimi anni è infatti aumentato l’interesse e lo studio di terapie a base di prodotti naturali ed i risultati più incoraggianti sono venuti dalle terapie combinate con più estratti vegetali piuttosto che dall’utilizzo di singole piante. In particolare la Scutellaria baicalensis somministrata a sufficienti concentrazioni per via orale ed associata ad Eleutherococcus senticosus sulla mucosa, hanno dimostrato promettenti risultati come effetto anti-infiamamtorio.

In particolare, questa combinazione ha dimostrato abbassare i livelli di istamina dando sollievo sui sintomi pro-infiammatori di origine allergica e della poliposi nasale.

 

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